La piattaforma X, precedentemente Twitter, potrebbe sfuggire alle nuove regole vincolanti del regolamento europeo sui mercati digitali (Digital Markets Act, o DMA) a causa della sua presenza limitata in Europa. Nonostante un’inchiesta aperta dalla Commissione europea riguardo alla disinformazione e all’uso dei dati personali, X si trova in posizione di non essere considerata una piattaforma sufficientemente centrale per rientrare nelle misure restrittive del DMA.
Un peso limitato in Europa
Affinché un’azienda sia soggetta alle disposizioni rigorose del DMA, deve avere un’influenza significativa sul mercato digitale europeo. X, pur avendo una base di utenti fedeli, non possiede una quota di mercato sufficientemente consistente in Europa da attirare l’attenzione dei regolatori in modo prioritario. Il carattere relativamente ristretto del suo impatto potrebbe quindi proteggerla dall’applicazione delle misure vincolanti del DMA.
Regolamenti europei e piattaforme digitali
Il DMA è stato progettato per regolare i giganti del digitale e garantire che non possano abusare della loro posizione dominante sul mercato. Questa legislazione è indirizzata principalmente verso le piattaforme con un gran numero di utenti attivi e un’influenza significativa sul mercato digitale. D’altra parte, X, sebbene sia una figura mediatica riconosciuta, non presenta, allo stato attuale, l’ampiezza necessaria per essere direttamente interessata da questa legislazione rigorosa.
Inchiesta della Commissione europea
Nonostante la sua influenza limitata, X rimane sotto la sorveglianza della Commissione europea. È stata aperta un’inchiesta per esaminare le pratiche di disinformazione sulla piattaforma. La Commissione vuole determinare se X rispetti i requisiti europei in materia di trasparenza e lotta contro le false informazioni. Questa indagine potrebbe portare a raccomandazioni o sanzioni contro X, indipendentemente dal DMA.
Utilizzo dei dati personali
X è stata criticata per l’utilizzo dei dati personali dei suoi utenti europei al fine di perfezionare il suo programma di intelligenza artificiale. Questa pratica, se non conforme ai regolamenti europei in materia di protezione dei dati, potrebbe comportare sanzioni distinte anche se la piattaforma non è direttamente interessata dal DMA.
Consequenze potenziali e speculazioni
Alcuni analisti hanno ipotizzato una possibile interdizione di X nell’Unione europea, ma ciò rimane poco probabile. L’inchiesta attuale della Commissione europea potrebbe tuttavia portare a misure volte a rafforzare la conformità di X con le norme europee senza necessariamente portare a un divieto.
Il caso di X mostra bene il divario che può esistere tra la portata teorica delle regolazioni europee e la loro applicazione pratica. Per X, la sfida sarà quella di navigare tra la conformità alle aspettative europee e la limitazione della sua influenza che potrebbe paradossalmente proteggerla da un inquadramento più rigoroso. Il verdetto della Commissione europea, nonostante le sue critiche, potrebbe alla fine riflettere questa realtà ambivalente riguardo all’importanza di X sul mercato europeo.